Fatturazione Elettronica B2B: Proroga si o no?

Mancano pochi mesi alla Fatturazione elettronica obbligatoria tra Aziende.

Da Gennaio 2019 scatta l'obbligo per tutti i soggetti passivi titolari di Partita iva che effettuano operazioni residenti in Italia di acquisto e vendita di beni e servizi.

Tuttavia tantissimi professionisti, Aziende e Associazioni di Categoria stanno richiedendo da giorni una proroga dell'adempimento per molteplici motivi:

  • (presunta) incapacità dei sistemi informativi dell'Agenzia delle Entrate intesa come capacità di assorbire i numerosi e corposi flussi documentali che transiteranno dal Sistema di Interscambio e Banche dati;
  • impreparazione all'obbligatorietà di fatturazione delle piccole e medie imprese italiane, soprattutto piccoli artigiani e commercianti

In merito all'eventuale proroga diversi esponenti di Governo hanno affermato con risolutezza che non sarà previsto alcun rinvio come affermato dalla Presidente della Commissione Finanze delle Camere, l'Onorevole Carla Ruocco in questa intervista esclusiva di Money.it.

L'indiscrezione che gira nelle ultime ore riporta la possibilità di proroga parziale relativa al periodo compreso tra il 1 Gennaio 2019 al 1 Luglio 2019.

Questa bozza di manovra vedrebbe coinvolti tutti quei contribuenti con fatturati superiori ai 400.000 euro, i quali sarebbero esclusi dall'obbligo di fatturazione elettronica nel periodo sopra indicato per poi entrare a regime normale dal primo luglio 2019, sempre eccezione fatta per contribuenti minimi e forfettari.

Fatturazione Elettronica B2B: Siamo davvero pronti?

La fatturazione elettronica, benché comporti effettivi e reali vantaggi, viene vissuta in tutto il Paese come l'ennesima "spada di Damocle" da tutte le Aziende e Professionisti coinvolti dalla normativa.

L'opportunità che ci viene offerta con questo nuovo adempimento deve essere accolta e sfruttata per poter aumentare di efficienza e innovazione.

Sicuramente entro pochi anni potremo apprezzare i reali vantaggi di questo nuovo sistema di fatturazione.

Al momento comunque, forse a causa della struttura intrinseca del Sistema produttivo italiano, caratterizzato principalmente da piccole e medie imprese, non si hanno aspettative ottimistiche sulle reali capacità di una grande maggioranza di imprenditori di riuscire a far fronte ai nuovi adempimenti.

Pertanto in ogni caso questo nuovo obbligo può rappresentare un rischio reale per le Pmi a causa delle maggiori tempistiche e costi burocratici.

Per questi motivi la proroga parziale prospettata in questi giorni, ma non confermata dalle istituzioni, sarebbe un'ottima notizia per tutti.

Inoltre un periodo di transizione è stato richiesto più e più volte anche dai Commercialisti italiani attraverso i comunicati del Presidente dell'Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili Massimo Miani. Infatti quest'ultimo ha richiesto a gran voce di prevedere uno scaglionamento dell'entrata in vigore della fatturazione elettronica utilizzando come parametri di esclusione ad esempio proprio il fatturato e il numero dei dipendenti.

Questa possibilità di proroga occorre comunque considerarla in un quadro più ampio e generale in quanto, qual'ora fosse approvata, creerebbe problemi alle Coperture di Governo nel Bilancio dello Stato. Infatti sono stati previsti introiti di circa 2 miliardi di euro grazie all'entrata in vigore della Fatturazione Elettronica B2B, pertanto un eventuale slittamento dell'adempimento obbligherebbe lo Stato a trovare ulteriori e differenti risorse finanziarie.

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