Settore Moda: Hai il gestionale giusto per Te?

Sei un'Azienda del Settore Fashion e non hai ancora trovato gli strumenti perfetti per la tua Attività? Non preoccuparti!

Stand Up Software Solutions ha la soluzione ERP e Cloud che fa per Te!

Scopri come...

Software Antares per Settore Fashion

Da anni Stand Up lavora a stretto contatto con numerose Aziende del Settore Fashion sia del distretto Pratese che con numerosi Brand importanti presenti al Centergross Bologna.

Queste strette collaborazioni hanno permesso di creare e consolidare un software specifico e strutturato perfettamente con il settore della Moda, garantendo la piena e completa gestione di ogni esigenza organizzativa, gestionale e informatica.

Con un unico gestionale è possibile gestire ogni singolo aspetto della vita in Azienda, dalla gestione della vendita al banco, con particolare attenzione alle taglie e colori, tracciabilità del capo fino alle statistiche aziendali per monitorare dati in continua evoluzione e per avere soprattutto un controllo sempre più accurato dell'azienda in tempo reale.

Progetti innovativi anche in cloud permettono di gestire la rete vendita attraverso la creazione personalizzata di portali B2B e B2C al fine di avere un canale diretto, semplice e costante sia con Agenti, Rivenditori e anche Clienti finali. Questo garantisce la massimizzazione dei profitti e un aumento dell'efficienza del Business Aziendale.

Perché sceglierci

Ogni Azienda e ogni Settore hanno caratteristiche ed esigenze specifiche, particolari.

Gestionali Software Standardizzati non si adattano a tutti i Business e in particolar modo a quello del Settore della Moda in quanto ha bisogno di poter gestire processi particolari "fuori standard" ma soprattutto, in relazione alla continua evoluzione del Mercato necessitano di avere strumenti informatici altamente flessibili e dinamici come il nostro ERP Antares.

Grazie alla nostra esperienza, più che decennale, abbiamo creato un strumento ad hoc per questo specifico settore al fine di ridurre al minimo sprechi di tempistiche, materiale e pertanto monetarie.

Ogni esigenza di grandi Brand di Moda viene soddisfatta quotidianamente grazie alle nostre soluzioni.

Da anni Stand Up lavora a stretto contatto con numerose Aziende del Settore Fashion sia del distretto Pratese che con Brand importanti presenti al Centergross Bologna.

Queste strette collaborazioni hanno permesso di creare e consolidare un software specifico e strutturato perfettamente con il settore della Moda, garantendo la piena e completa gestione di ogni esigenza organizzativa, gestionale e informatica.

Con un unico gestionale è possibile gestire ogni singolo aspetto della vita in Azienda, dalla gestione della vendita al banco, con particolare attenzione alle taglie e colori, tracciabilità del capo fino alle statistiche aziendali per monitorare dati in continua evoluzione e per avere soprattutto un controllo sempre più accurato dell'azienda in tempo reale.

Progetti innovativi anche in cloud permettono di gestire la rete vendita attraverso la creazione di portali B2B e B2C al fine di avere un canale diretto, semplice e costante sia con Agenti, Rivenditori e anche Clienti finali. Questo garantisce la massimizzazione dei profitti e un aumento dell'efficienza del Business Aziendale.

Esterometro 2019: Come evitarlo

Dal 1 Gennaio 2019 entra in vigore l'obbligo della fatturazione elettronica dalla quale rimangono esclusi i soggetti in regime Forfettario, Minimi e piccoli agricoltori. Per tutti gli altri soggetti obbligati alla fatturazione elettronica sono da escludersi le operazioni in acquisto e in vendita verso soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, pertanto tutte le fatture Cee ed Extra Cee.

In seguito all'abrogazione dello Spesometro, a causa della fatturazione elettronica, si è reso necessario introdurre un nuovo adempimento per la comunicazioni di tali operazioni transfrontaliere escluse dal nuovo obbligo.

Entra quindi in gioco l'adempimento cosiddetto "Esterometro".

Vediamo come funzionerà.

L'art. 1, comma 3 del Decreto Legislativo n.127/2015 sancisce l'obbligo di fatturazione elettronica per tutte "le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate tra soggetti residenti, stabiliti o identificati nel territorio dello Stato." Con l'abrogazione dello Spesometro, in quanto l'Agenzia delle Entrate acquisirà da gennaio 2019 in modo autonomo i dati delle fatture emesse e ricevute attraverso lo SDI, sarà introdotto il c.d. Esterometro.

Pertanto per le fatture emesse e ricevute relative ad operazioni nei confronti di soggetti non stabiliti viene disposto che "i soggetti passivi trasmettono telematicamente all'Agenzia delle Entrate i dati relativi alle operazioni di cessione di beni e di prestazioni di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, salvo quelle per le quali è stata emessa una bolletta doganale e quelle per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche secondo le modalità indicate nel comma 3. La trasmissione telematica è effettuata entro l'ultimo giorno del mese successivo a quello della data del documento emesso, ovvero a quello della data di ricezione del documento comprovante l'operazione."

E' proprio all'interno del provvedimento n. 89757 del 30/04/2018 che si trovano tutte le indicazioni relative alla trasmissione telematica dei dati delle operazioni transfrontaliere. Più dettagliatamente al punto 9.1 viene stabilito che per le operazioni di cessioni di beni e/o servizi effettuati e ricevuti, verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello stato, gli operatori Iva residenti devono trasmettere:

  • i dati identificativi del Cedente/Prestatore
  • i dati identificativi del Cessionario/Committente
  • la data del documento relativo all'operazione
  • la data di registrazione (per i soli documenti ricevuti)
  • il numero del documento
  • la base imponibile, l'aliquota iva applicata e relativa imposta oppure la tipologia dell'operazione se non soggetta a iva

Successivamente al punto 9.3 viene stabilito che il termine per effettuare la comunicazione dei dati delle fatture emesse è l'ultimo giorno del mese successivo alla data del documento emesso.

In relazione alla comunicazione dei dati relativi alle fatture passive, l'adempimento deve essere effettuato entro l'ultimo giorno del mese seguente a quello della data di ricezione.

Questo provvedimento ha poi specificato che per la data di ricezione si intende la data di registrazione dell'operazione ai fini della liquidazione iva.

L'ultimo punto del provvedimento del 30 aprile 2018 garantisce la facoltà di poter emettere le fatture transfrontaliere in modalità elettronica compilando il campo codice destinatario con il codice convenzionalmente riconosciuto "XXXXXXX" (lettera X per 7 volte). Contemporaneamente nel  campo "identificativo fiscale iva" occorre inserire la partita iva comunitaria del cliente mentre se si tratta di soggetti Extra UE occorre inserire in tale campo il codice "OO 99999999999".

Con l'invio di fatture elettroniche anche verso questi soggetti CEE e/o Extra UE permetterà di essere esonerati dalla nuova comunicazione "Esterometro" per le sole operazioni relative a fatture emesse.

Resta fermo l'obbligo di comunicazione delle operazioni transfrontaliere per tutte le fatture di acquisto presso Paesi esteri.

Fatturazione Elettronica B2B: Proroga per Aziende sotto i 400.000…

Fatturazione Elettronica B2B: Proroga si o no?

Mancano pochi mesi alla Fatturazione elettronica obbligatoria tra Aziende.

Da Gennaio 2019 scatta l'obbligo per tutti i soggetti passivi titolari di Partita iva che effettuano operazioni residenti in Italia di acquisto e vendita di beni e servizi.

Tuttavia tantissimi professionisti, Aziende e Associazioni di Categoria stanno richiedendo da giorni una proroga dell'adempimento per molteplici motivi:

  • (presunta) incapacità dei sistemi informativi dell'Agenzia delle Entrate intesa come capacità di assorbire i numerosi e corposi flussi documentali che transiteranno dal Sistema di Interscambio e Banche dati;
  • impreparazione all'obbligatorietà di fatturazione delle piccole e medie imprese italiane, soprattutto piccoli artigiani e commercianti

In merito all'eventuale proroga diversi esponenti di Governo hanno affermato con risolutezza che non sarà previsto alcun rinvio come affermato dalla Presidente della Commissione Finanze delle Camere, l'Onorevole Carla Ruocco in questa intervista esclusiva di Money.it.

L'indiscrezione che gira nelle ultime ore riporta la possibilità di proroga parziale relativa al periodo compreso tra il 1 Gennaio 2019 al 1 Luglio 2019.

Questa bozza di manovra vedrebbe coinvolti tutti quei contribuenti con fatturati superiori ai 400.000 euro, i quali sarebbero esclusi dall'obbligo di fatturazione elettronica nel periodo sopra indicato per poi entrare a regime normale dal primo luglio 2019, sempre eccezione fatta per contribuenti minimi e forfettari.

Fatturazione Elettronica B2B: Siamo davvero pronti?

La fatturazione elettronica, benché comporti effettivi e reali vantaggi, viene vissuta in tutto il Paese come l'ennesima "spada di Damocle" da tutte le Aziende e Professionisti coinvolti dalla normativa.

L'opportunità che ci viene offerta con questo nuovo adempimento deve essere accolta e sfruttata per poter aumentare di efficienza e innovazione.

Sicuramente entro pochi anni potremo apprezzare i reali vantaggi di questo nuovo sistema di fatturazione.

Al momento comunque, forse a causa della struttura intrinseca del Sistema produttivo italiano, caratterizzato principalmente da piccole e medie imprese, non si hanno aspettative ottimistiche sulle reali capacità di una grande maggioranza di imprenditori di riuscire a far fronte ai nuovi adempimenti.

Pertanto in ogni caso questo nuovo obbligo può rappresentare un rischio reale per le Pmi a causa delle maggiori tempistiche e costi burocratici.

Per questi motivi la proroga parziale prospettata in questi giorni, ma non confermata dalle istituzioni, sarebbe un'ottima notizia per tutti.

Inoltre un periodo di transizione è stato richiesto più e più volte anche dai Commercialisti italiani attraverso i comunicati del Presidente dell'Ordine dei Commercialisti e degli Esperti Contabili Massimo Miani. Infatti quest'ultimo ha richiesto a gran voce di prevedere uno scaglionamento dell'entrata in vigore della fatturazione elettronica utilizzando come parametri di esclusione ad esempio proprio il fatturato e il numero dei dipendenti.

Questa possibilità di proroga occorre comunque considerarla in un quadro più ampio e generale in quanto, qual'ora fosse approvata, creerebbe problemi alle Coperture di Governo nel Bilancio dello Stato. Infatti sono stati previsti introiti di circa 2 miliardi di euro grazie all'entrata in vigore della Fatturazione Elettronica B2B, pertanto un eventuale slittamento dell'adempimento obbligherebbe lo Stato a trovare ulteriori e differenti risorse finanziarie.

Seguiteci per ricevere continui aggiornamenti! 

10 Cose da sapere sulla Fatturazione Elettronica B2B 2019

Con la Legge di Bilancio 2018 n. 205 del 2017 è stata sancita l’obbligatorietà della fatturazione elettronica tra soggetti privati a partire da Gennaio 2019.

L’obbligo di emissione della fattura elettronica riguarda tutti i Soggetti privati, con partita iva italiana (B2B), e anche acquirenti privi di partita iva (B2C).

Soggetti Esclusi:

Sono esclusi dall’obbligo tutti i soggetti passivi che rientrano:

  • Nel Regime dei Minimi
  • Nel Regime Forfetario
  • Tutte le fatture emesse/ricevute nei confronti/da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato (Operazioni Transfrontaliere)

Cos’è la fatturazione elettronica?

La fatturazione elettronica è un sistema digitale di emissione, trasmissione e conservazione delle fatture che permette di abbandonare per sempre il supporto cartaceo e tutti i relativi costi di stampa spedizione e conservazione.
La fatturazione elettronica cambia radicalmente il modo in cui si compilano, inviano, ricevono e conservano le fatture.
Il formato con il quale vengono create le fatture è scritto in linguaggio XML.

Oggi la fatturazione elettronica definisce un percorso standardizzato grazie al Sistema di Interscambio (SdI) dell’Agenzia delle Entrate.
• La fattura elettronica viene compilata tramite un software di fatturazione elettronica;
• Viene firmata digitalmente (tramite firma elettronica qualificata) dal soggetto che emette la fattura o dal suo intermediario in modo da garantire origine e contenuto;
• L’emissario delle fattura dovrà poi inviarla al destinatario tramite il Sistema di Interscambio che, per legge, è il punto di passaggio obbligato per tutte le fatture emesse verso la Pubblica Amministrazione e verso i privati;
• Dopo i controlli tecnici automatici, il Sistema di Interscambio provvede a recapitare il documento alla Pubblica Amministrazione o al soggetto privato a cui è indirizzato.

Il Sistema di Interscambio funge quindi da snodo tra gli interessati ed ha il compito di verificare che il formato del documento ricevuto sia corretto e che i dati inseriti siano completi prima di inviarlo direttamente al destinatario.

Come inviare una fattura elettronica B2B?

Per i destinatari B2B (imprese, professionisti, ecc…) le strade di invio sono indicativamente 2:
1. PEC: il file XML contiene l’indirizzo PEC del cliente al quale SdI inoltrerà la fattura.
2. Codice destinatario SdI: quando il cliente possiede un codice di accreditamento SdI, andrà usato questo codice per inviargli la fattura il quale è composto da 7 caratteri alfanumerici

Una volta prodotto il file XML sarà necessario firmarlo digitalmente tramite firma elettronica qualificata e poi inviarlo tramite il Sistema d’Interscambio al destinatario.

La scelta più semplice è affidare questo processo a un servizio tutto-incluso affiancato a un gestionale di fatturazione (come il Servizio Polaris di StandUp!Software Solutions) semplificando l’invio al Sistema e la gestione delle risposte e l’interpretazione di eventuali messaggi di errore. Il servizio si occuperà di:
• Applicare la firma digitale (elettronica qualificata) con riferimento temporale su ogni fattura.
• Inviare la fattura al Sistema di Interscambio, tracciando l’intero percorso di validazione e accettazione (o scarto) del documento, e segnalando con tempestività eventuali problemi o anomalie.
• Effettuare la conservazione sostitutiva del documento elettronico per 10 anni.

Vuoi saperne di più?

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